mercoledì 8 giugno 2011

catartica


d'altronde Catartica ha in sé alcuni dei migliori pezzi di musica italiana indie mai pubblicata.
indie? mmmh. beh, comunque rock. o comunque sporca. o introspettiva. riflessiva. come la vogliamo (o la volevamo) chiamare, la musica dei Marlene Kuntz?

Beh. Per me quel disco. e quelle canzoni. sono una specie di nenia stupenda e magnetica. Ha quasi vent'anni. E' portentoso. Era il 1994. Avevo 18 anni appena, Kurt Cobain visto a febbraio a Roma. Morto ad Aprile, appunto, mentre diventavo maggiorenne.
Un vero portento Catartica.
Il portento poi è amplificato perché è legato, tra gli altri, ad un ricordo.
Il ricordo di mani nodose e di un corpo esile, giovane, di porcellana. Tenuto in piedi solo da due bottoni neri e grossi. Occhi di brace scura. Occhi odorosi.

Occhi odorosi che ancora guardano in questa direzione. Perché non posso e non voglio lasciarli andare.
Vorrei far passare altri vent'anni. Ora. Per vedere come continuo a tirarlo per i capelli. A prenderlo per la mano. A usare la sua musica come una coperta. Voglio valanghe di musica. Valanghe di minuti da passare in sua compagnia. Per dare cibo alla mia anima imperfetta e mortale.

Non si tratta di amore. Il mio Amore è votato e al sicuro.
E' elezione. E' essersi scelti e annusati. Inseguiti. Còlti. Aspettati. Sbirciati. Ignorati. Toccati. Distaccati. Dimenticati. Ricordati. Sfiorati.

Cercati.

Centinaia di migliaia di secondi passati ad essere uno nella stanza buia dell'altro.



Alla luna piena che ho sul viso
rivolgo me stesso pallido,
bianco di sonno alcolico.
Verdi colli in chiaro scuro...
io... chiedo scusa per il disordine
vorrei poter sorridere.
Resto solo io con la gioia che mi do
Resto solo e corre via quello che non ho
DONNA, come ti vorrei vicino
due in uno, in cielo, accanto a Dio
e il tuo sospiro addosso al mio
Pietosi colli in chiaroscuro
piegato vado, e sono senza fiato
piegato e senza fiato
Ho un arto appeso in aria senza vita e...
a nulla serve se non a ricordare che e' mio;
non c'e' molta dignita' nella sua posa
MUOVITI, MUOVITI, MUOVITI
Resto solo io con la gioia che mi do
Resto solo e corre via quello che non ho
Resto solo io con la gioia che mi do

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