domenica 23 dicembre 2012

Questione di palle


"
(...) ci si chiede che senso abbia oggi rivendicare la partecipazione
delle donne nella politica e nelle istituzioni pubbliche
se resta inalterata
la loro rappresentazione, 
materiale e immaginaria, 
di madri, mogli o amanti 
in un processo di appiattimento identitario di un genere che cancella gli individui e la loro singolarità. 
Non v'è dubbio, infatti, che la sessualità e la maternità, i quali rappresentano ancora i luoghi centrali dello status delle donne, 
sono anche i luoghi della regolamentazione, della disciplina e dell'oppressione delle stesse.
"



SESSISMO DEMOCRATICO
S. Fariello - "Madri assassine". La costruzione degli ordini discorsivi sul figlicidio.
pp. 19 - 30.

martedì 18 dicembre 2012

Colecchi e Berlusconi



"L'onor falso non è né il mezzo, né l'effetto di onesti fini ed azioni;  (...) il suo fondo è la vanità, e va sempre congiunto col fasto, coll'arroganza, coll'orgoglio: vizi propri di coloro che senza merito sopra gli altri s'innalzano"

Ottavio Colecchi


              Ottavio Colecchi: chi fu costui.




giovedì 11 ottobre 2012

Maria De Filippi TI ODIO


La mia non è una semplice offesa alla signora della televisione commercial-sentimentale. Per quanto io lo abbia sempre pensato (senza sentimenti radical chic a indicare la via, ma solo buon senso e stomaco debole) è stato il giornalista Carmine Castoro a scrivere un libro con un titolo come quello riportato qui.

La lettura si sta rivelando addirittura avvincente. Mi convince l'argomentazione e le intenzioni sono condivisibili massimamente, per me almeno.

L'interrogativo inquietante alle soglie del terzo millennio, sarebbe quello di continuare o meno ad usare i meccanismi di inclusione/esclusione come gli unici capaci di dettare le leggi della convivenza, anche perché i piu duttili a sussumere una finta idea di comunità alla concretissima smania di profitto di quell'oligarchia padronale che governa il mondo. Bauman ha ragione. Un tempo facevano paura le idee, la sovversione, il credere nei grandi progetti di trasformazione e di acquisizione dei diritti[...]. Oggi tutto si gioca sull'immateriale, sui desideri e i consumi, sulla febbre incessante delle scelte e sulla liquidità dei parametri di riferimento.


OGGI NON SI è DISERTORI O RIBELLI, CAVALIERI SENZA PAURA O RIVOLUZIONARI INCORRUTTIBILI. Oggi il "negativo" sociale ha le caratteristiche fluide e nefaste, estetiche e perturbanti di chi non è bello, gradevole d'aspetto, o non copre sufficientemente bene - e chirurgicamente o chimicamente - la sua vecchiaia o la decadenza degli anni, di chi è insolvente chimicamente e non può spendere più del dovuto, più del sufficiente, di chi risulta antipatico o troppo complicato da capire, e quindi disdicevole, perchè non assimilabile nelle logiche di gruppo, di chi non è principe del superfluo ma arriva faticosamente a coprire la sopravvivenza sua e della famiglia. Di chi non mira a fare del suo aspetto, della sua intimità, della sua biografia personale manichino da palcoscenico, siparietto per i lazzi e gli sputi della plebe come avviene in tanti talkshow, di chi non si riconosce nella fanghiglia dell'immaginario collettivo e cerca un elemento di distinzione o di semplice eleganza.
[...]
Oggi un discorso serio, culturale, controcorrente o di dissenso politico aperto, non fa più paura a nessuno, perché è automaticamente assorbito dal rumore di sottofondo di tutti quelli che brigano per scalare il potere o affollano i centri commerciali per ingozzarsi di smartphone e playstation.


Oggi quindi o sei dentro, o sei fuori. 
E se credi di predicarti attraverso la tua formazione, lo studio, sei un povero illuso, se non un demente, un mezzo matto che nessuno prende sul serio.




martedì 12 giugno 2012

Le guerre


Mi disse: “Tu non sei come le altre.” Poi silenziosamente si allontanò, forse perché alla fine, era lui come tutti gli altri.


Sto ascoltando i Non voglio che Clara. Mh. "Le guerre". Bellina, molto.




Ho conosciuto il loro produttore. Voleva leggermi la Repubblica di Platone e leccarmi i piedi.

Poi si è fidanzato. E non è stato vero più.
Sono così gli uomini. 
Ti prendono per quel che vogliono da te. E poi ti buttano.
Ma non lo fanno per sprezzo. Per egoismo. Per malizia. 
No.
Lo fanno perché sono stati educati a pensare così. Che per ogni esigenza c'è un tipo di donna che li può soddisfare. 
La mamma fa "solo" certe cose: e certe cose le fa "solo" la mamma.
Poi c'è la donna che fa di certo le porcate. E con lei si fanno "solo" le porcate.
Poi c'è la donna con cui si può prendere un caffè, fare tante chiacchiere, avere risposte sulla vita, rassicurazioni sul fatto di essere un uomo intelligente, oltre che maschio. Beh, con questo tipo di donne si parlerebbe all'infinito. Sono così perfette, ma "solo" per quello.
Poi ci sono quelle con cui ci si fa un figlio. Quelle che ti danno sicurezza. Quelle da cui ti fai sculacciare, ma "solo" quello. Quelle a cui racconti tutti i tuoi segreti, quelle che non potrai mai usare come una cosa.
Quelle da guardare per la strada non pensando poi nulla di particolare, ma senza riuscire a non farlo (guardare, intendo).

venerdì 20 gennaio 2012

buon inverno a te.

Change your heart
Look around you
Change your heart
it will astound you
I need your lovin'
Like the sunshine

everybody's gotta learn sometime


change your heart
look around you
change your heart
it will astound you
i need your lovin 
like the sunshine

everybody's gotta learn sometime

i need your lovin
like the sunshine

everybody's gotta learn sometime


i need your lovin
like the sunshine

everybody's gotta learn sometime
everybody's gotta learn sometime
everybody's gotta learn sometime...mmm..