"
(...) ci si chiede che senso abbia oggi rivendicare la partecipazione
delle donne nella politica e nelle istituzioni pubbliche
se resta inalterata
la loro rappresentazione,
materiale e immaginaria,
di madri, mogli o amanti
in un processo di appiattimento identitario di un genere che cancella gli individui e la loro singolarità.
Non v'è dubbio, infatti, che la sessualità e la maternità, i quali rappresentano ancora i luoghi centrali dello status delle donne,
sono anche i luoghi della regolamentazione, della disciplina e dell'oppressione delle stesse.
"
SESSISMO DEMOCRATICO
S. Fariello - "Madri assassine". La costruzione degli ordini discorsivi sul figlicidio.
pp. 19 - 30.
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